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Il territorio dell’Alto Sile

VI PRESENTO IL TERRITORIO DELL’ALTO SILE di Martina Corrent, Nicole Didonè, Miriam Lamon, Aurora Manera, Alberto Pilo – Classe terza A, indirizzo “Turismo” ITT MAZZOTTI TREVISO per il Q18 TURISMO 20.0 Scuola, turismo, territorio

Questo approfondimento, riguardante la zona dell’alto Sile della pianura Padano Veneta, ha come scopo la promozione del territorio e delle sue numerose, ma ancora poco conosciute, risorse naturali e culturali oltre ai suoi servizi ristorativi e ricettivi.

Con questa breve presentazione vogliamo far conoscere ai lettori le tradizioni, la storia, la cultura, gli eventi, la cucina e le attività da svolgere nei luoghi che ci hanno visto crescere e che noi abbiamo visto crescere in ambito turistico e culturale.

Le località da noi approfondite sono state scelte per il legame che abbiamo con esse e con la speranza che possano essere valorizzate nel migliore dei modi.

Sempre più numerose forme di turismo si stanno sviluppando in epoca moderna e altrettante, come il turismo fluviale che proporremo, stanno aumentando la loro popolarità.

A nostro favore è la recente legge regionale sul turismo fluviale del 13 marzo 2024 che propone varie disposizioni per il riconoscimento, la valorizzazione e la promozione del turismo fluviale e il sostegno delle comunità rivierasche.

Questo provvedimento si propone di sviluppare un turismo fluviale che si basi sulla stretta interrelazione tra fiume e territori circostanti, integrando varie componenti come il patrimonio, il paesaggio e il tempo libero.

Territorio, Storia ed Eventi

Il territorio dell’alto Sile è segnato da curiose origini storiche, avvenimenti passati e tradizioni che si ricordano tutt’oggi.

Nella parte più settentrionale della zona considerata, incontriamo Cavasagra, una piccola frazione di Vedelago, che nasconde una storia importante.

Fino agli inizi del Novecento il suo territorio era occupato da palude e vari ritrovamenti archeologici quali strumenti in selce, frecce e reperti di civiltà esistenti fanno pensare ad un insediamento palafitticolo, lungo le vicine sorgenti del Sile, risalente al neolitico.

Gli eventi più celebri del paese sono la sagra paesana dedicata alla Madonna del Rosario, a novembre. Di interesse era la tradizionale festa dei Pomi ingranài (Melograni) la prima domenica di ottobre, appuntamento oggi dimenticato.  Dagli anni settanta si svolge invece nella borgata di Carpenedo la “Festa della Birra”. A Cavasagra, presso le Barchesse di villa Corner, risiede l’associazione culturale Veneto Jazz, promotrice di rassegne jazzistiche in tutto il Veneto.

Territorio dell'Alto Sile

Spostandosi poco più a sud si incontra la terra dell’asparago I.G.P, Badoere, abitato sviluppatosi in tempi recenti intorno alla tenuta del Badoer nella quale si svolgeva già da tempo un importante mercato settimanale che si continua a svolgere la prima domenica del mese: il mercatino dei Trovarobe.

Il paese oggi è conosciuto, oltre che per il mercatino settimanale, per la “mostra dell’asparago di Badoere IGP”, quest’anno giunta alla 57^ edizione, che si svolge tra fine aprile e inizio maggio. Celebra il processo di coltivazione di questo ortaggio e le tipiche ricette tradizionali con esso realizzate, da provare negli stand gastronomici presenti in paese.

Territorio dell'Alto Sile

Altrettanto conosciuti sono i mercatini dell’artigianato e della creatività nella celebre rotonda, e quelli di Natale.

Meritevole di presentazione è sicuramente la località di Trebaseleghe, abitata fin dal periodo romano grazie all’abbondanza di risorse idriche presenti, ma citata per la prima volta solo nel 1152 in una bolla papale che la confermava tra i domini del vescovo di Treviso.

La posizione strategica la portò ad essere coinvolta nelle varie guerre che insanguinarono il Trevigiano sino all’arrivo della Serenissima.

Il paese è rinomato per la “Fiera dei mussi” celebrata annualmente dal 7 settembre 1185, manifestazione nata per scopi commerciali e religiosi, collegati alla festa patronale dell’8 settembre; un altro pensiero è che possa essere legata al passaggio di S. Ambrogio che si recò a Milano, per il concilio di Aquileia del 381, percorrendo un’antica via per evitare le strade romane in disfacimento.

Del territorio dell’alto Sile fanno, inoltre, parte i territori di Scorzè, parte dell’antico regno dei Longobardi e in seguito del Sacro Romano Impero, al confine tra Padova e Treviso.

Il paese è oggi conosciuto per la sagra di San Benedetto Abate, da cui prende il nome la famosa azienda di acqua minerale che ha sede proprio in questa località, per la festa dello sport e per il “rally città di Scorzè”, corsa automobilistica.

Altra località, meno conosciuta, è Santa Cristina di Quinto di Treviso, unica frazione del comune di Quinto di Treviso, che ospita la riserva naturalistica “Oasi di Cervara”, la sagra paesana di Santa Cristina in luglio e la recente festa dello sport.

Risorse Culturali e Naturali

Il territorio Trevigiano dell’alto Sile è ricco di risorse naturali e culturali da conoscere: ne citiamo alcune.

A Santa Cristina di Quinto di Treviso è presente l’Oasi Naturalistica del Mulino Cervara, una riserva naturale, in un terreno paludoso del fiume Sile, che ospita animali allo stato selvatico, osservabili dai visitatori che desiderano un contatto con la natura.

Il mulino che si trova all’interno dell’oasi fu avviato nel 1325, in seguito distrutto e poi adibito a magazzino e stalla , ed è oggi visitabile grazie a sponsor privati .

La Treviso Ostiglia, un’ex ferrovia realizzata tra 1921 e 1941 lunga 116 km, collegava la città di Ostiglia (in provincia di Mantova) a Treviso.

L’infrastruttura, danneggiata durante la Seconda Guerra Mondiale, è oggi una pista ciclabile di circa 70 km, che collega Treviso a Montegalda (Vicenza), passando per borghi, oasi naturalistiche e servizi dedicati al cicloturista. E’ tra le maggiori arterie del cicloturismo Veneto e consente la diramazione verso altre importanti piste venete.      

Risorse culturali di altrettanta importanza sono l’antica piazza di Badoere, barchessa della villa dei Badoer distrutta nel 1920 dai contadini delle Leghe Bianche, che ospita, oggi come in passato, il mercatino e Villa Corner della Regina a Vedelago. La struttura, di impronta palladiana circondata da un giardino ricco di statue, fu sede del comando dell’ottava armata italiana durante la Prima guerra mondiale.

Non lontano si trovano le sorgenti del Sile, in cui da pochi anni è stato istituito il parco regionale del Sile per proteggere e valorizzare i 96 km di corso d’acqua; la zona, occupata da paludi, è visitabile tutto l’anno.

Nonostante la poca segnaletica si può giungere ai “Fontanassi”, cioè l’area della pianura veneta dove l’acqua fuoriesce spontaneamente dal terreno in polle.

Territorio dell'Alto Sile

Tradizioni e Curiosità

La tradizione culinaria dell’alto Sile evidenzia la coltivazione dell’Asparago di Badoere, promosso dalla “mostra provinciale dell’Asparago” fin dal 1968.  La sua coltivazione è radicata nella cultura locale, con tecniche tramandate di generazione in generazione a cui si aggiungono processi produttivi che hanno contribuito alla fama dell’asparago di Badoere.                                                                                                      

Questi ortaggi, apprezzati per il loro sapore e fragranza, sono protagonisti di varie ricette: lessati, grigliati e aggiunti a risotti o panini.                                                           

Tradizioni, curiosità e leggende riguardano il “mercatino trova robe” di Badoere, ogni prima domenica del mese accoglie 120 espositori che offrono oggetti d’antiquariato, cornici, quadri, mobili, strumenti da lavoro di epoche passate.

Una curiosità storica che segna il territorio è la “rivolta di Cavasagra” nel 1907, data in cui villa Persico, (ora Frova), al suono di una campana, venne assalita da contadini infuriati per l’aumento del canone di locazione. Distrussero le statue del giardino, devastarono le serre e incendiarono la scuderia e il fienile; i sospetti indicavano i socialisti di Castelfranco Veneto come colpevoli ma l’ipotesi risultò infondata. I colpevoli dell’accaduto sono tuttora anonimi.  

Servizi Ricettivi e Ristorativi

Le strutture ricettive e ristorative più accoglienti e suggestive dell’alto Sile sono situate nelle zone di Badoere, Trebaseleghe e Quinto di Treviso; proponiamo con questo approfondimento la nostra personale classifica dei tre servizi di accoglienza e tre migliori posti in cui mangiare.

· Hotel Antico Mulino, Scorzè. Offre un immersivo soggiorno in una residenza d’epoca a tre stelle, oltre ai classici servizi di buffet, parcheggio gratuito, wifi. Permette uno stretto contatto con natura circostante, cucina e cultura locale nell’adiacente Ristorante.

· Relais la Rotonda b&b, Badoere. Affittacamere a 100 m dalla nota barchessa, offre ospitalità e accoglienza oltre alla possibilità di raggiungere facilmente le zone da noi approfondite.

· Ca’ del Sile b&b, Morgano. Affittacamere a 100 m dalla nota barchessa, offre ospitalità e accoglienza oltre alla possibilità di raggiungere facilmente le zone da noi approfondite.

· Ristorante Cantina Mediterraneo, Badoere. Locale in centro paese che offre calore, accoglienza e prodotti tipici locali e contadini.

· Baracca Storica Hostaria, Trebaseleghe. Propone piatti veneti in un locale raffinato e adatto ad ogni occasione.

· Agriturismo Al Sile, Quinto di Treviso. Atmosfera familiare accompagnata da piatti tradizionali e caserecci con vista sul fiume Sile.

Potete trovare Vi prestno il territorio dell’ Alto Sile  nel Q18 Turismo 20.0 – Scuola, turismo, territorio edito da il prato publishing house

L’articolo è stato presentato anche durante l’evento TURISMO 20.0 Scuola, turismo, territorio 

                                                                

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