Come abbiamo fatto ad arrivare dal Veneto ai Sibillini? Per poi tornarci? Ci sono aspetti comuni che legano i territori? Di certo ci sono le storie di persone e territori.
Visivamente non c’è proprio nulla che accomuna le due regioni, (per l’esattezza sono tre: Veneto, Marche e Umbria) basta guardare queste foto. Le Dolomiti stesse, seppur montagne, non somigliano di certo ai Sibillini, più antichi e levigati. La nostra laguna, i nostri fiumi sono proprio tutta un’altra cosa. Eppure, ci sono cose che sono comuni. Sono le Storie, storie legate al territorio e legate alle persone.
La prima volta che arrivammo nel cratere del sisma eravamo a Norcia, 10 dicembre 2016, lo ricordo bene perché da quella data si sono intersecate le storie di Progetto Re-Cycle e quelle delle Local Guides, i volontari che aggiornano le mappe di Google Maps. Le LG sono persone in carne e ossa, non esseri smaterializzati o avatar, che utilizzano il “virtuale” per dare un’altra lettura del reale. Non tutti sono così “filosofici” nel dare questa lettura, ma io lo sono.
Dall’incontro con le LG si è sviluppato Re-building (anzi è il contrario. Lo avevamo già in testa ma ci mancava il come farlo), la “costruzione” di una cassaforte della memoria virtuale con immagini geolocalizzate su una mappa condivisa, delle zone colpite dal sisma. La mappa è in lavorazione continua, il bello di questo tipo di tecnologia è che puoi continuare a sviluppare e a migliorare. Da quel momento è risultato naturale confluire nella rilettura dei territori (non solo quelli colpiti dal sisma ma anche altri in Veneto) perciò abbiamo iniziato a parlarne nell’accezione che si trova nel Manifesto stesso di Progetto Re-Cycle “ripartire da ciò che già esiste per avviare nuovi cicli di vita”.
Siamo tornati di recente, a fine aprile 2018, in Umbria e nelle Marche in particolare a Norcia e a Bolognola (MC). La ricostruzione, o un quantomeno simil ritorno alla normalità, procede a macchia di leopardo. Sono state fatte alcune cose, altre restano da fare. Il senso di “Donne dei Sibillini, bellezza e dignità del territorio” (il 10 giugno a Pintura di Bolognola – Macerata https://www.facebook.com/events/1729682707099136/ ) è ripartire valorizzando persone, in particolare donne, e territorio che rappresentano il grande tesoro dell’area.
Dal mio punto di vista, anche un po’ aziendale se volete (tutta colpa del mio lavoro), solo attraverso una modalità di fruizione del territorio che intersechi aspetti “reali” con aspetti “virtuali”, potremo iniziare a parlare di rilettura vera, con un forte substrato culturale, dei territori e delle persone (e aziende) che lo abitano. Qui sto iniziando a sconfinare in “cultura d’impresa”…