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Natale, acqua, terra e aria

Natale, acqua, terra e aria. Un titolo un po’ strano per andare a raccontare dei Mercatini di Natale a Zero Branco in provincia di Treviso. Vediamo di andare con un po’ di ordine (lo dico sempre, visto che parto sempre dal caos) e di dare un significato a queste parole.
Natale: questo è chiaro. Mi riferisco ai Mercatini del 15 e 16 dicembre. Meno chiaro (presumibilmente del tutto oscuro) il perché dei tre elementi naturali.
La nostra storia ha inizio alla fine del 2016, dicembre per l’esattezza, a poco più di un mese dalle scosse di terremoto fatali per il Centro Italia. Da quel dicembre di chilometri ne sono stati fatti tanti, l’ultimo “approdo” è stato Bolognola.

Bolognola è piccolissima, circa 150 abitanti. Per essere proprio precisi è il comune più piccolo e più alto delle Marche. Seppur minuscola, Bolognola si suddivide in tre nuclei: Villa da Capo, Villa di Mezzo, Villa da Piedi.  Potremmo definire Bolognola terra d’acqua per le sorgenti del Fiastrone e per la cascata dell’ Acquasanta che ospita nel suo territorio.  Quanto ad acqua, nemmeno Zero Branco scherza. Qui in pianura (Zero Branco si trova nella Pianura Padana) siamo bagnati dal fiume Zero, un fiume di risorgiva, e dal rio Vernise. La presenza dell’acqua è stata importantissima fin dal Medioevo per la costruzione di Mulini, alcuni dei quali rimasti in funzione fino agli anni 60. Il primo elemento di comunanza, l’acqua,  è stato perciò identificato. Quasi dimenticavo…. Bolognola verrà a Zero Branco per i Mercatini di Natale!

 

A Zero Branco ho trovato un libro dal titolo “Storie di terra e di acque”. Il legame con la terra per le attività produttive è molto forte, basta citare il Radicchio tardivo e solo quello fa capire il connubio tra terra e acqua. Lo stesso legame degli abitanti con la propria terra si può trovare a Bolognola. Quella stessa terra un po’ traditrice, Natura madre e matrigna allo stesso tempo, che a ottobre 2016 si è fatta sentire per attestare il suo dominio sull’essere umano. Una terra che sa però dare molto per quanto è bella.

Terra su cui spicca l’ultimo elemento, aria o meglio il vento, caratteristica predominante di Bolognola e soprattutto di Pintura di Bolognola. Dai racconti degli abitanti, che sono “abituati” a folate che arrivano a 200km/h, abbiamo saputo del vento fortissimo che soffiava a ottobre 2016 e della estrema difficoltà ad approntare le strutture di emergenza dopo il sisma.

 

Gli elementi della nostra storia ora ci sono tutti. La Proloco di Bolognola sarà ospite con prodotti tipici ai Mercatini di Zero Branco, questo però non sarà sufficiente per raccontare tutta la storia, anzi le storie, di due anni tra Marche e Umbria. E allora, avanti con foto, video, realtà virtuale, ci sarà molto da vedere e ascoltare oltre che da gustare. Non saremo ovviamente soli ma assieme ad altre associazioni del territorio zerotino per aspettare Babbo Natale e il suo aiutante

 

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Storie: dal Veneto ai Sibillini

Come abbiamo fatto ad arrivare dal Veneto ai Sibillini? Per poi tornarci? Ci sono aspetti comuni che legano i territori? Di certo ci sono le storie di persone e territori.

Visivamente non c’è proprio nulla che accomuna le due regioni, (per l’esattezza sono tre: Veneto, Marche e Umbria) basta guardare queste foto. Le Dolomiti stesse, seppur montagne, non somigliano di certo ai Sibillini, più antichi e levigati. La nostra laguna, i nostri fiumi sono proprio tutta un’altra cosa. Eppure, ci sono cose che sono comuni. Sono le Storie, storie legate al territorio e legate alle persone.

 

Venice – the lagoon

 

fiume Sile

La prima volta che arrivammo nel cratere del sisma eravamo a Norcia, 10 dicembre 2016, lo ricordo bene perché da quella data si sono intersecate le storie di Progetto Re-Cycle e quelle delle Local Guides, i volontari che aggiornano le mappe di Google Maps. Le LG sono persone in carne e ossa, non esseri smaterializzati o avatar, che utilizzano il “virtuale” per dare un’altra lettura del reale. Non tutti sono così “filosofici” nel dare questa lettura, ma io lo sono.

Dall’incontro con le LG si è sviluppato Re-building (anzi è il contrario. Lo avevamo già in testa ma ci mancava il come farlo), la “costruzione” di una cassaforte della memoria virtuale con immagini geolocalizzate su una mappa condivisa, delle zone colpite dal sisma. La mappa è in lavorazione continua, il bello di questo tipo di tecnologia è che puoi continuare a sviluppare e a migliorare. Da quel momento è risultato naturale confluire nella rilettura dei territori (non solo quelli colpiti dal sisma ma anche altri in Veneto) perciò abbiamo iniziato a parlarne nell’accezione che si trova nel Manifesto stesso di Progetto Re-Cycle “ripartire da ciò che già esiste per avviare nuovi cicli di vita”.

 

King of the world

Siamo tornati di recente, a fine aprile 2018, in Umbria e nelle Marche in particolare a Norcia e a Bolognola (MC). La ricostruzione, o un quantomeno simil ritorno alla normalità, procede a macchia di leopardo. Sono state fatte alcune cose, altre restano da fare. Il senso di “Donne dei Sibillini, bellezza e dignità del territorio” (il 10 giugno a Pintura di Bolognola – Macerata  https://www.facebook.com/events/1729682707099136/ ) è ripartire valorizzando persone, in particolare donne, e territorio che rappresentano il grande tesoro dell’area.

 

Near Bolognola

View of Fargno trail

 

Dal mio punto di vista, anche un po’ aziendale se volete (tutta colpa del mio lavoro), solo attraverso una modalità di fruizione del territorio che intersechi aspetti “reali” con aspetti “virtuali”, potremo iniziare a parlare di rilettura vera, con un forte substrato culturale, dei territori e delle persone (e aziende) che lo abitano. Qui sto iniziando a sconfinare in “cultura d’impresa”…

 

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