I tè delle 5 sono ben 23 incontri trasmessi in diretta streaming alla nostra pagina FB e nel nostro canale YouTube. Vanno dal periodo del lockdown (aprile) fino al Festival per lo Sviluppo Sostenibile di ASviS fra settembre e ottobre 2020
Sono accadute molte cose in questi mesi, mesi che in effetti sembrano anni. I Tè si sono evoluti e si sono trasformati da momento di “ragionamento” e di chiacchierata sul DOPO – con imprenditori, professionisti ( compresi musicisti) e Terzo Settore – a un momento più proattivo per discutere su come affrontare la crisi dovuta al Covid e su come lavorare sulla tematica della Sostenibilità.
Di una cosa sola vi è la certezza: la pandemia non ha fatto altro che mettere in luce uno stile di vita che non funziona più e che non è più sostenibile.
Il Tè delle 5…alle 18 – Festival ASviS
Il Tè delle 5… alle 18, si è sviluppato su 4 giornate- sempre in diretta streaming – (qui il programma) e ha toccato i temi dell’ Agenda ONU 2030 che ci stanno più a cuore: turismo sostenibile, arte per l’inclusione, produzione sostenibile e città e spazi sostenibili.
Abbiamo scelto di iniziare ogni giornata con un breve spezzone di film per introdurre il tema del dibattito.
Primo giorno -goal 8 e 10
Nella prima giornata il sergente Lo Russo (Diego Abatantuono in Mediterraneo) con la celebre frase “Non ci hanno lasciato cambiare niente. E allora… E allora gli ho detto.. Avete vinto voi, ma almeno non riuscirete a considerarmi vostro complice. Cosi gli ho detto.. e sono venuto qui” ha fornito lo spunto per introdurre il tema del cambiamento dopo il Covid nel settore turismo e nella relazione tra turismo e ambiente. Gli spunti sono stati molti. Abbiamo spaziato dalla Piana di Castelluccio, sovraffollata durante la fioritura, per poi parlare del Sentiero Italia del CAI e del nostro progetto sull’accessibilità #disentieroinsentiero. Respire – l’associazione nata in Francia e che si sta sviluppando in altre parti del mondo – dal canto suo sta riscrivendo il modo di lavorare nel turismo, mentre a San Giorgio delle Pertiche (PD) la cittadinanza ha riscoperto il proprio territorio durante il lockdown grazie ai lavori portati avanti dal Comune nelle aree verdi.
Secondo giorno – goal 10
Nella seconda giornata, l’arrivo della colomba di “Aggiungi un posto a Tavola” ha fatto da introduzione al tema dell’arte per l’inclusione. Una giornata più “scoppiettante” rispetto alle altre. Alcuni relatori sono sia artisti che docenti e il loro approccio all’insegnamento è una contaminazione feconda tra le discipline artistiche e le materie scolastiche. Il modo di porsi di un artista può far superare la barriere linguistiche, la musica può essere il tramite per altre discipline nella scuola. In più i bambini possono diventare artisti essi stessi. Ne è un esempio lo Splash Museum, un museo in divenire, dove le opere sono realizzate da bambini e artisti che si incontrano nell’atelier della scuola Primaria S.G.Bosco.
Terzo giorno – goal 12
Eccoci alla terza giornata, praticamente “made in Veneto”. Per questa giornata la scelta è ricaduta sul film “The Company Men” e sulla scena dei cantieri navali dismessi. Quei luoghi diverranno la ri-partenza di molti professionisti licenziati da società che ormai producono soprattutto “paper work”. Come dovrà essere la ri-partenza del mondo produttivo – anzi della vera e propria produzione tangibile – in ottica sostenibile? Anche le PMI possono lavorare in ottica sostenibile, quale ruolo può avere il design industriale? Abbiamo avuto esempi concreti da parte di due aziende – un’azienda che lavora il sughero e un’azienda di sistemi di climatizzazione per serre aeroponiche – da un consulente che sta seguendo ormai da quattro anni un progetto sulla sostenibilità di Assindustria Veneto Centro e da un designer industriale.
Quarto giorno – goal 11
Quarta e ultima giornata dedicata agli spazi e alle città sostenibili. Qui l’apertura è avvenuta con la foto dell’orologio climatico a New York. L’installazione segna il tempo che manca all’umanità prima di entrare in un’irreversibile emergenza climatica. Abbiamo poco tempo ma possiamo fare qualcosa? Tutti i relatori hanno presentato progettualità e proposte per “fermare il tempo”. Dal nuovo modello di abitare di Circular Housing siamo giunti al design nell’ambito degli allestimenti – fieristici, urbani, museali – con l’impiego di dispositivi capaci di fare un salto di qualità nella direzione della sostenibilità. Dalla gestione concreta post lockdown – vista dall’ottica del consumatore –nei settori dell’ospitalità e ristorazione, siamo passati al processo di gestione sostenibile di un intero evento. Perciò SI c’è ancora margine per fare qualcosa per “fermare il tempo”
Sono state quattro giornate intense, con discussioni coinvolgenti e ricche di spunti. Abbiamo anche incrociato altre progettualità con cui siamo entrati in contatto e con le quali verificheremo se vi possano essere delle sinergie. Di certo terremo d’occhio tutti i progetti, con un po’ di fortuna e di volontà magari ne riparleremo l’anno prossimo e se, tutto andrà bene, non tutto sarà in diretta streaming e riusciremo a vederci di persona. Lo speriamo molto
Clicca qui per vedere I Tè delle 5 inseriti nel Festival dello Sviluppo Sostenibile di AsviS