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Re-Thinking Humans

Re-thinking Humans: si può arrivare al paradosso di ri-pensare, ri-progettare l’essere umano? La spinta continua verso l’innovazione tecnologica deve comunque poggiare su basi umanistiche? Oppure l’essere umano si sta “evolvendo” e si sta trasformando in “corpi da progetto”, dei cyborg? Sono ovviamente delle provocazioni per sollecitare delle domande.

Altered Carbon
Posizionamento della pila-Altered Carbon serie 1,episodio 1, min. 12.22

Il Quaderno 7 – Re-thinking humans. Il design nella progettazione del post-umano – è un quaderno quasi “fantascientifico”, troverete infatti alcuni esempi tratti da due note serie televisive: Black Mirror e Altered Carbon che offriranno uno spunto “narrativo” per osservare  “ l’ evoluzione della progettazione, in particolare delle tecnologie applicate al corpo umano e agli spazi antropocentrici, e di come i canali di intrattenimento popolare contribuiscono a trasmettere e formare un immaginario tecnologico attraverso la divulgazione di narrazioni distopiche”.

https://www.progettorecycle.org/it/quaderni/

Boccioni
U. Boccioni Visioni Simultanee

In un momento storico nel quale le tecnologie si sviluppano in tempi sempre più ridotti, impattando fortemente sulla nostra quotidianità, ci siamo fermati a riflettere sulle implicazioni che l’adozione delle tecnologie stesse comportano in termini sociali, biologici ed etici? In tutto questo, quale è il ruolo del designer e della progettazione? Vi è una relazione tra immaginario e design? Certamente sì, dato che ciò che è stato semplicemente immaginato in un’epoca è diventato reale in un periodo successivo

Bruno Munari - Aria/Terra
B. Munari – mostra Aria Terra Cittadella 2017

L’intento di questo Quaderno e della sua autrice Francesca Toso è di provocare un pensiero critico sulla relazione tra prodotto/oggetto, essere umano, spazio/ambiente e tempo riprendendo in alcuni punti il Manifesto di Progetto Re-Cycle in relazione all’ ottimizzazione dei cicli di vita, all’ innovazione tecnologica come ri-lettura del passato e alla storia delle innovazioni per ri-pensare il futuro.

Riciclo 

come opportunità per avviare nuovi cicli di vita partendo da ciò che già esiste

come strategia per ottimizzare giacimenti di risorse materiali e immateriali

come strumento per valorizzare repertori di saperi e competenze

come canale per aggregare professionisti, aziende e istituzioni

come approccio a nuovi modelli di produzione e consumo

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Mapping for Re-Building

Progetto Re-Building, l’attività di mapping per la creazione di una mappa condivisa di foto geolocalizzate delle aree colpite dal sisma, prosegue e si arricchisce di nuove foto della zona di Arquata del Tronto. Re-Building assume sempre più l’aspetto di “cassaforte della memoria”. Per molti luoghi l’unica cosa che potrà rimanere sarà la memoria: non è possibile ricostruire

 

esempio mappa
Castello Arquata del Tronto – mappa

 

La ricostruzione non è però solo una scelta architettonica ma riguarda anche l’identità di un luogo.

Spiegare qualcosa di immateriale è sempre molto difficile, solo andando nei posti, solo vedendo il rischio concreto di desertificazione umana si può comprendere cosa significhi il senso di appartenenza a un luogo e l’identificarsi con esso. Per chiarire ecco alcuni passaggi del Q6

[… ] Nella fase iniziale Re-Building era partito con l’obiettivo di contribuire alla ricostruzione anche in termini materiali/strutturali oltre che sviluppare una “cassaforte della memoria” virtuale e condivisa. Con il passare dei mesi e con la conoscenza sempre più approfondita dei territori colpiti dal sisma, la valenza che ha iniziato ad essere preponderante è stata quella della ricostruzione dell’identità dei luoghi, identità espressa in termini di valori condivisi siano essi storici, economici, naturali o culturali […]

[….] I punti di riferimento e di aggregazione sono venuti a mancare, le popolazioni sono in parte rimaste, in parte sono delocalizzate in altre aree. Se si fa un rapido giro nei Social ci si renderà conto che il poco di unione che ancora rimane è data proprio dalle immagini pre-sisma che sono condivise e commentate con i ricordi della popolazione. Il rischio di desertificazione umana, in particolare per i borghi più piccoli, è dietro l’angolo, vuoi per impossibilità di ricostruire (molti edifici si trovavano proprio sulla faglia ed è impensabile ricostruire) vuoi per le condizioni di disagio e isolamento di alcuni siti […]

Castelsantangelo sul Nera
Affreschi scoperti dopo il sisma

 

Re-Building e l’attività di mapping non si fermeranno a queste aree, vi sono altre aree nel mondo che hanno bisogno di rimanere vive almeno nella memoria.

Chiudiamo con Ungaretti che ci traghetterà da questa memoria di luoghi ad altre memorie su cui stiamo lavorando. Al prossimo post…

Di queste case
non è rimasto
che qualche
brandello di muro

Di tanti
che mi corrispondevano
non è rimasto
neppure tanto

Ma nel cuor
nessuna croce manca

È il mio cuore
il paese più straziato

 Castelsantangelo sul Nera
Rovine Castelsantangelo sul Nera

 

Si ringrazia The Habitual Tourist per le foto di Arquata del Tronto

Per maggiori informazioni sul progetto e su come inviarci foto

https://www.youtube.com/channel/UC_XKNml1QztUcV7m6CwTzSQ

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Mapping: Moby Dick in the woods

We were taking a short walk and taking pictures for the first phase of our project: mapping paths accessible for everyone. All of a sudden it was there or, better still, a shape that reminded me of him: Moby Dick, the white whale.

Mapping our world
Moby Dick in the woods

It was indeed a bit amazing to see such a shape along a path for pedestrians and it was amazing to find out a boat along a lonely track. Actually it shouldn’t be so strange, we were walking along a path close to Sile river, but it was unexpected.

mapping our world

By mapping our world we have found so many unexpected things in the past months, unexpected relationships between Nature and human beings. What can you see in this picture? Look at it carefully, we have been told that most people see “ivy”

What is it? Plastic trying to destroy natural environment or Nature claiming for its place back? For us the second one. What is our relationship with Nature, is it a Mother or a Stepmother? Honestly we do not have any answer, it is a contrasting and contrasted relationship and as long as we proceed with our activities we have more questions than answers

In the areas of earthquake (Central Italy) where we have seen the effects of destruction it could be easy to say “Nature as stepmother” but it is not so obvious, Nature in that area is so beautiful and imposing that the only possible way for reconstruction is a new environment friendly pact between humans and Mother Nature.

We have been successful so far in our attempt of integrating culture and environmental education, culture and technology for mapping our world, driving, walking for finding out the “unexpected”, but the most successful aspect is our changing perspective in the way we see the world. We keep on mapping and telling stories, stay tuned.

For more details on “Nature”: Enchanted Nature. Dialogo tra arte e scienza. Esempi di umana resilienza

For more details on mapping: Da Mountain View ai monti italiani

I Quaderni will be translated into English shortly

For more details on Enchanted Nature. Pictures by Carla Bordini Bellandi   

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