Re-thinking Humans: si può arrivare al paradosso di ri-pensare, ri-progettare l’essere umano? La spinta continua verso l’innovazione tecnologica deve comunque poggiare su basi umanistiche? Oppure l’essere umano si sta “evolvendo” e si sta trasformando in “corpi da progetto”, dei cyborg? Sono ovviamente delle provocazioni per sollecitare delle domande.
Il Quaderno 7 – Re-thinking humans. Il design nella progettazione del post-umano – è un quaderno quasi “fantascientifico”, troverete infatti alcuni esempi tratti da due note serie televisive: Black Mirror e Altered Carbon che offriranno uno spunto “narrativo” per osservare “ l’ evoluzione della progettazione, in particolare delle tecnologie applicate al corpo umano e agli spazi antropocentrici, e di come i canali di intrattenimento popolare contribuiscono a trasmettere e formare un immaginario tecnologico attraverso la divulgazione di narrazioni distopiche”.
https://www.progettorecycle.org/en/quaderni/
In un momento storico nel quale le tecnologie si sviluppano in tempi sempre più ridotti, impattando fortemente sulla nostra quotidianità, ci siamo fermati a riflettere sulle implicazioni che l’adozione delle tecnologie stesse comportano in termini sociali, biologici ed etici? In tutto questo, quale è il ruolo del designer e della progettazione? Vi è una relazione tra immaginario e design? Certamente sì, dato che ciò che è stato semplicemente immaginato in un’epoca è diventato reale in un periodo successivo
L’intento di questo Quaderno e della sua autrice Francesca Toso è di provocare un pensiero critico sulla relazione tra prodotto/oggetto, essere umano, spazio/ambiente e tempo riprendendo in alcuni punti il Manifesto di Progetto Re-Cycle in relazione all’ ottimizzazione dei cicli di vita, all’ innovazione tecnologica come ri-lettura del passato e alla storia delle innovazioni per ri-pensare il futuro.
Riciclo
come opportunità per avviare nuovi cicli di vita partendo da ciò che già esiste
come strategia per ottimizzare giacimenti di risorse materiali e immateriali
come strumento per valorizzare repertori di saperi e competenze
come canale per aggregare professionisti, aziende e istituzioni
come approccio a nuovi modelli di produzione e consumo